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Giornalismi e unicorni

Lunedì 29 maggio alle 18, nell'aula studio di Palazzo "Dusmet" (dipartimento di Scienze politiche e sociali), Luca Salici, promotore della campagna #MandiamoInPensioneOrioles, intervista il giornalista Riccardo Orioles

Lunedì 29 maggio alle 18, nell'aula studio di Palazzo "Dusmet" (dipartimento di Scienze politiche e sociali, via Dusmet 163, Catania), si parlerà della campagna #MandiamoInPensioneOrioles nel corso della giornata intitolata "Giornalismi e unicorni", in occasione della quale Luca Salici intervista Riccardo Orioles.

L'evento, organizzato grazie alla prof.ssa Rossana Sampugnaro, docente di Sociologia politica al Dsps, sarà un incontro aperto alla città per celebrare il riconoscimento assegnato al giornalista Riccardo Orioles, storica firma de I Siciliani di Pippo Fava. Ma non solo. Sono previsti inoltre interventi del mondo accademico per raccontare il giornalismo di oggi e quello del passato, passando per il media-attivismo e il fact-checking”. All'incontro partecipano i sociologi Gianni Piazza, Eugenia Parito, Guido Nicolosi, dello storico Rosario Mangiameli e del filologo Antonio Pioletti.

Lanciata a fine 2016 da Luca Salici su Change.org la campagna #MandiamoInPensioneOrioles ha raccolto 30mila firme, tshirt, gadget e illustrazioni pop per riconoscergli la legge Bacchelli, ovvero l'accesso ad un fondo a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità. Dal 21 marzo Orioles è infatti finalmente in “pensione”, anche se continua a fare il suo prezioso lavoro di maestro di nuove generazioni di giornalisti a Catania e in giro per l'Italia.

«Il mio lavoro – ha spiegato Orioles - non è mai stato individuale e solitario ma umile e collettivo. Il riconoscimento non va dunque a un qualche grande e superbo autore ma a una scuola di buoni artigiani, utili al popolo e scomodi per il potere, a cui mi onoro di aver partecipato. Di essi, gran parte erano o sono giovani. Nessuno di loro ha mai tradito i valori essenziali del nostro mestiere, insegnatici da Giuseppe Fava e tramandati fra generazioni».

(29 maggio 2017)


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