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Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi

Venerdì 1° dicembre alle 10, nell'aula magna del Polo Bioscientifico (dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente), evento finale del progetto di ricerca e sviluppo nel settore agroindustriale della Sicilia orientale

Venerdì 1° dicembre alle 10, nell'aula magna del Polo Bioscientifico (dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, Via Santa Sofia 100, Catania), si svolge l'evento finale del progetto di ricerca su "Uso sostenibile dei sottoprodotti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi" finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Dopo i saluti istituzionali del prof. Emilio Giardina (presidente CSEI Catania), del direttore del Di3A Luciano Cosentino, del presidente dell’Ordine dei Tecnologi alimentari delle regioni Sicilia e Sardegna Daniele Alfio Romano e del presidente dell'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Catania Corrado Vigo, il prof. Salvatore Barbagallo introdurrà le relazioni degli ospiti: Gabriella Pecorini (Mise, Roma); Rosario Timpone (Citrech); Gianluca Tornatore (Sibat Tomarchio); Enrica Arena e Adriana Santanocito (Orange Fiber); Vincenzo Palmeri e Vincenzo Tamburino (Università di Reggio Calabria) e dei docenti e ricercatori dell'Università di Catania Rosa Palmeri, Simona Consoli, Andrea Baglieri, Cinzia Caggia, Alberto Continella, Olga Santa Cacciola, Giuseppe Cirelli, Margherita Ferrante, Pietro Zuccarello, Mirco Milani.

Programma e scheda di adesione

Obiettivo del progetto era quello di mettere a punto prototipi industriali per l’utilizzazione innovativa e sostenibile dei sottoprodotti di lavorazione degli agrumi, nonché di elaborare linee guida che rendano sostenibile, sotto il profilo economico e ambientale, gli usi tradizionali del pastazzo.

Finanziato dal Mise nell’ambito dell’iniziativa volta a finanziare progetti di ricerca e sviluppo nel settore agro-industriale nelle aree di produzione della Sicilia orientale, con particolare riferimento al reimpiego sostenibile degli scarti provenienti dalla lavorazione industriale degli agrumi, il progetto ha coinvolto le imprese Citrofood (capofila) e Cinzia Alimentari ed è stato realizzato con il contributo scientifico e tecnico del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell’Università di Palermo, del Dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria, nonché del supporto del Centro Studi di Economia applicata all’Ingegneria – CSEI Catania. Il progetto ha coinvolto inoltre l’industria di produzione di bibite Sibat Tomarchio, l’industria agrumaria Ortogel, la società di assistenza e consulenza alle imprese agrumarie Citrech, la società Orange Fiber, l’Azienda Agraria Sperimentale dell’Università di Catania e la Dolceria Bella di Acireale.

(01 dicembre 2017)

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