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Statistiche di genere: la raccolta dei dati e la metodologia gender-oriented

Martedì 16 gennaio alle 10:30, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (dipartimento di Scienze politiche e sociali), seminario del ciclo "Sociologia: leggere (le) mutazioni"

Martedì 16 gennaio alle 10:30, nell'aula magna di Palazzo Pedagaggi (dipartimento di Scienze politiche e sociali, via Vittorio Emanuele II, 49), si svolge il seminario dal titolo "Statistiche di genere: la raccolta dei dati e la metodologia gender-oriented".

L'incontro fa parte del ciclo "Sociologia: leggere (le) mutazioni", seconda serie di incontri scientifico-culturali promossi dal Dsps, dai corsi di laurea triennale e magistrale in Sociologia e dal Laboratorio di Progettazione, Sperimentazione ed Analisi di Politiche Pubbliche e Servizi alle Persone (Laposs).

Il seminario sarà introdotto dalle docenti dell'Università di Catania Delia La Rocca (presidente del cdl in Storia, politica e relazioni internazionali) e Rossana Sampugnaro (Sociologia dei fenomeni politici), interverrà Linda Laura Sabbadini, dirigente Istat.

Il ciclo

La comunità dei sociologi del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Catania, dopo il successo dello scorso anno, ripropone una riflessione, soprattutto a beneficio degli studenti, sulle competenze e sulle professionalità che i sociologi devono maturare per la problematizzazione e soluzione di questioni di rilievo sociale, collaborando alla definizione di piani, progetti e politiche.

L’intento è rafforzare la consapevolezza negli studenti sulla valenza previsiva della sociologia, troppo di frequente sacrificata in nome di una “sociologia delle contingenze” che sembra andare a rimorchio dei fatti sociali perdendo una visione d’insieme delle dinamiche trasformative e non impegnandosi nel coglierne gli effetti devianti o virtuosi. Una “buona sociologia” consiste nella comprensione del mutamento (da qui il titolo scelto per il ciclo dei seminari) come legame e come processo che si pone fra società, istituzioni, politica, corpi intermedi e reti, rappresentando l’universo conoscitivo a cui si ispira la proposta in questione.

(16 gennaio 2018)

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