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Lucenti Aita

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Giovedì 1 febbraio alle 20:30, al Teatro Massimo Bellini di Catania, concerto in onore della Santa Patrona. Prima esecuzione assoluta del compositore Mario Garuti

Giovedì 1 febbraio alle 20:30, al Teatro Massimo Bellini di Catania, si terrà il concerto in onore della Santa Patrona, Lucenti Aita nell’inedita composizione di Mario Garuti

Il Teatro Massimo Bellini partecipa alle celebrazioni in onore di Sant’Agata con un concerto speciale che prevede una creazione musicale dedicata alla figura dell’amatissima Patrona e appositamente commissionata ad un compositore di chiara fama. 

Per l’imminente anniversario del martirio agatino, il direttore artistico Francesco Nicolosi si è affidato al valore del musicista modenese, i cui lavori figurano da oltre trent’anni nei programmi di importanti teatri, istituzioni concertistiche e festival internazionali.

Opera della piena maturità è dunque Lucenti Aita, ritratto musicale in dieci stanze per soprano, voce recitante, coro e orchestra, musicato da Garuti su testo di Armando Lazzaroni, da un soggetto di Ezio Donato e dello stesso Lazzaroni, con ampie parti in lingua siciliana a partire dal titolo. 

Sul podio il maestro Gennaro Cappabianca, il coro è istruito da Gea Garatti Ansini, nel ruolo vocale di Agata il soprano Beatrice Binda. 

Voce recitante è Ezio Donato, che cura inoltre la regia, per esaltare la cifra drammaturgica del racconto, che vede il proconsole Quinziano confessare il femminicidio della protomartire, rea di essere cristiana, ma più ancora di avergli negato i suoi favori. 

Solisti del coro i soprani Graziella Alessi, Aurora Bernava, Patrizia La Sala, gli alti Francesca Aparo, Antonella Fioretti, Antonella Guida, i tenori Giovanni Monti, Vincenzo Rendo, i bassi Daniele Bartolini, Maurizio Muscolino.

Mario Garuti

Il travaglio e il trionfo di Agata trovano così una nuova declinazione in un “ritratto” firmato da un autore dal percorso costellato di preziose affermazioni. Ospite abituale alla Biennale di Venezia come a Darmstadt, dove ha ottenuto lo Stipendienpreis e l’ancor più prestigioso Kranichsteiner Musikpreis, Garuti ha infatti continuato a fare incetta di premi, affermandosi nelle maggiori competizioni internazionali, quali il concorso Alban Berg di Vienna, quello di Hambach e il “Petrassi” di Parma. Il suo portrait di Aita ci restituisce un’eroina antica e modernissima, che muore per seguire la libertà di fede e la scelta della castità, vittima di un uomo di potere, che vuole solo possederla, fino a macchiarsi di femminicidio. Un martirio consacrato dalla santità.

(02 febbraio 2018)

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