Don Diego Pappalardo: un antesignano degli interventi di Protezione civile nel 1669

Sabato 11 maggio alle 17, a Pedara, conferenza organizzata nell'ambito della rassegna di eventi culturali e scientifici "Etna 1669, storie di lava" a cura della Soprintendenza di Catania

Sabato 11 maggio alle 17, all'Expò "Due palmenti" (Comune di Pedara, Piazza del Popolo), si tiene la conferenza dal titolo "Don Diego Pappalardo: un antesignano degli interventi di Protezione civile nel 1669", organizzata dalla Soprintendenza di Catania con l'Università di Catania, il CAI Catania, l'Osservatorio Etneo dell'Ingv e il Servizio Rischi Sismico e Vulcanico della Protezione civile regionale.

Alla conferenza intervengono Stefano Branca (INGV - Osservatorio Etneo, Catania) con la relazione dal titolo "La grande eruzione del 1669 - L’impatto sulla popolazione e la gestione dell’emergenza"; lo storico Salvo De Luca ("Il ruolo di Pedara nelle operazioni di Protezione civile - Gli uomini e gli interventi nel 1669") e Nicola Alleruzzo (Servizio Rischi Sismico e Vulcanico), con la relazione "Strategie per la sicurezza nell’area etnea"; modera: Antonio Fallica, sindaco di Pedara.

La conferenza fa parte della rassegna di eventi culturali e scientifici “Etna 1669. Storie di lava” dedicata alla grande eruzione dell’Etna del XVII secolo, che si concluderà il 30 novembre.

Il fitto calendario di iniziative (curato dalla Soprintendenza di Catania con il Club Alpino Italiano – Sezione Catania, l’Osservatorio etneo dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il Servizio Turistico di Catania, l’Università di Catania, l’Ente Parco dell’Etna, la Città Metropolitana di Catania, l’Arcidiocesi di Catania, l’Accademia delle Belle Arti, gli Ordini e Collegi professionali del territorio) prevede conferenze, mostre, escursioni e passeggiate che coinvolgeranno tutti i comuni coinvolti dallo storico evento (Belpasso, Camporotondo Etneo, Catania, Gravina di Catania, Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi, Pedara e San Pietro Clarenza).

L’obiettivo della rassegna è infatti quello di invitare a conoscere e vivere in maniera consapevole un territorio particolare come l’area vulcanica etnea, che ha ottenuto il riconoscimento Unesco.