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Rinaldo, Ginevra e l’aspra legge di Scozia

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Sabato 25 (ore 21) e domenica 26 maggio (ore 18), al Teatro Machiavelli di Catania, opera dei pupi siciliani. Copione ariostesco elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli

Sabato 25 (ore 21) e domenica 26 maggio (ore 18), al Teatro Machiavelli di Catania, andrà in scena Rinaldo, Ginevra e l’aspra legge di Scozia, opera dei Pupi Siciliani al Teatro Machiavelli, a cura della Marionettistica dei Fratelli Napoli.

Il copione ariostesco è elaborato da Alessandro e Fiorenzo Napoli, sulla base dei canovacci di tradizione dell'Opira catanese.

La Sinossi

La bella storia della principessa Ginevra di Scozia viene raccontata nei canti IV, V e VI del Furioso. Ginevra ama riamata il bel cavaliere italiano Ariodante e i due sono sul punto di convolare a giuste nozze con la benedizione del sovrano. Ma ciò suscita ire e gelosie nel Connestabile Polinesso, primo ministro di Scozia, il quale ama Ginevra e avrebbe voluto sposarla con la segreta intenzione di succedere al re suo padre. Per vendetta, Polinesso architetta un terribile quanto raffinato intrigo. Contando sull’ignara complicità della sua amante Dalinda, dama di compagnia di Ginevra, le chiede per una notte di abbigliarsi come lei e di riceverlo per il consueto abboccamento notturno, facendolo salire proprio dal verone della stanza da letto della principessa. Ma ben altri sono gli intenti del traditore: egli infatti si reca da Ariodante e gli dice che lui è stato ingannato da Ginevra, la quale riceve nottetempo un amante. Ariodante pretende le prove: Polinesso lo invita la notte seguente al giardino per fargli vedere che quanto afferma è vero. L’inganno riesce. Ariodante, seguito dal fratello Lurcanio all’appuntamento notturno, crede alla colpevolezza di Ginevra e si getta in mare per la disperazione. L’indomani, Lurcanio accusa Ginevra di infedeltà e invoca contro di lei il giudizio di Dio secondo “l’aspra legge di Scozia”: se entro un mese nessun cavaliere dimostrerà l’innocenza di Ginevra con la spada in pugno, ella subirà la pena capitale. Nel frattempo, Polinesso, per togliere di mezzo scomodi testimoni, ordina di uccidere Dalinda. Ma giunge provvidenzialmente a salvare la fanciulla Rinaldo, che aveva attraversato la Manica per chiedere aiuti contro Agramante. Rinaldo apprende da Dalinda la verità e corre alla salvezza di Ginevra. Giunge in tempo per interrompere il duello a morte tra Lurcanio e un misterioso cavaliere nero difensore della principessa, campione che all’Opira catanese portava sullo scudo l’insegna della morte e sulla bandiera il motto “Amor mi vinse”. Rinaldo rivela l’innocenza di Ginevra e uccide Polinesso costringendolo a confessare. La gioia è completa quando si svela anche l’incognito campione: egli è Ariodante, che si era salvato e aveva deciso di prendere le difese dell’amata. La serata di Ginevra di Scozia, con la giustizia che trionfava sull’innocenza ingiustamente calunniata, era una delle più belle serate di chiamo dell’Opira catanese, spesso rappresentata anche isolatamente come serata per famiglie. 

L'evento è organizzato dal Teatro Machiavelli in collaborazione con Università degli Studi di Catania, Fondazione Lamberto Puggelli, A.P.S. Ingresso Libero e Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino.

Info: fondazionelambertopuggelli@gmail.com 

(25 maggio 2019)

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