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L'intellettuale antifascista - Ritratto di Leone Ginzburg

Giovedì 30 gennaio alle 17:30 (Pinacoteca "Nunzio Sciavarrello", Catania), presentazione del volume "L'intellettuale antifascista - Ritratto di Leone Ginzburg" di Angelo d'Orsi (Università di Torino)

Giovedì 30 gennaio alle 17:30, alla Pinacoteca "Nunzio Sciavarrello" (ex Chiesa San Michele Minore, Piazza Manganelli - Catania), si presenta il volume "L'intellettuale antifascista - Ritratto di Leone Ginzburg" (Neri Pozza, 2019) di Angelo d’Orsi.

A conversare con l'autore del libro sarà Salvatore Tinè (Università di Catania); introduce e modera, Francesco Coniglione (Università di Catania).

Il libro

Una vita intensa quanto breve, quella di Leone Ginzburg, consumata fra il 1909 e il 1944, fra Odessa, dove nacque, in un’agiata famiglia israelitica, e Roma, a Regina Coeli, dove trovò la morte nel Braccio del carcere controllato dai nazisti, ai quali era stato consegnato dai fascisti italiani. Da Viareggio e Forte dei Marmi, dove trascorreva le vacanze, a Torino, dove compì quasi tutti gli studi, dalle amicizie giovanili, in particolare quella con il compagno di banco Norberto Bobbio al Liceo D’Azeglio, fino al lavoro editoriale presso la casa editrice Einaudi, di cui fu fondatore con Giulio e con Cesare Pavese, l’intera esperienza biografica di Leone Ginzburg s’inscrive nel modello gobettiano di intransigenza politica e apertura culturale. La prima è tuttavia predominante, e culmina nel rifiuto del giuramento di fedeltà al regime imposto dal governo fascista ai liberi docenti, e prosegue con la militanza in «Giustizia e Libertà », la carcerazione, il lavoro clandestino nel Partito d’Azione, il confino e, dopo il 25 luglio, l’impegno nella Resistenza romana. 

La biografia firmata da Angelo d’Orsi ci restituisce, in modo integrale, toccandone ogni aspetto, questa splendida figura d’intellettuale, che alla carriera accademica – alla quale era naturalmente portato, sulla base di una intelligenza superiore e di un eccezionale bagaglio culturale – preferì l’azione diretta per la libertà di tutti, fino a pagarne le conseguenze con la sua stessa vita. In un’epoca in cui gli intellettuali si piegarono, nella quasi totalità, al potere mussoliniano, Ginzburg rappresentò la splendida eccezione; fu, davvero, «l’intellettuale antifascista».

L'autore

Angelo d’Orsi, già ordinario di Storia del Pensiero politico all’Università di Torino, si occupa di storia delle idee e degli intellettuali, di nazionalismo e fascismo, di guerra e di temi di teoria politica e di metodo storico. È membro dell’Edizione Nazionale degli scritti di Antonio Labriola e di quella di Antonio Gramsci, autore al quale ha dedicato numerosissimi studi. Ha ideato e dirige le riviste «Historia Magistra» e «Gramsciana». I suoi più recenti titoli sono 1917. L’anno della rivoluzione (Laterza, 2016); Gramsci. Una nuova biografia (Feltrinelli, 2017; ed. riv. e accr., 2018).

(30 gennaio 2020)

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