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La principessa afghana

​Martedì 16 novembre alle 16, nell'aula magna "Santo Mazzarino" del Monastero dei Benedettini, conversazione con la giornalista e inviata di guerra Tiziana Ferrario

La locandina

Martedì 16 novembre alle 16, nell'aula magna "Santo Mazzarino" del Monastero dei Benedettini (Piazza Dante, 32 - Catania), si tiene la presentazione del volume "La principessa afghana e il giardino delle giovani ribelli" (Chiarelettere, 2021), ultimo romanzo della giornalista e inviata di guerra Tiziana Ferrario.

A dialogare con l'autrice saranno Adriana Di Stefano, delegata dell'Università di Catania alle Pari opportunità e docente di Diritto internazionale al Dipartimento di Giurisprudenza, e Stefania Panebianco, docente di Relazioni internazionali al Dipartimento di Scienze politiche e sociali. La conversazione sarà introdotta dai saluti di Marina Paino, direttrice del Dipartimento di Scienze umanistiche, che ospita l'incontro.

L'ingresso è libero (Green Pass e mascherina obbligatori).

Il libro

Dopo aver raccontato l’Afghanistan come inviata di guerra a Kabul, Tiziana Ferrario torna nel Paese ai piedi dell’Hindukush con questo romanzo che dà voce a una donna afghana, tenace tessitrice di pace, la cui famiglia è stata brutalmente cacciata e costretta all’esilio. Homaira, la principessa che dà il titolo al libro, è stata la nipote dell’ultimo sovrano afghano, Re Zahir Shah, l’uomo che ha governato il Paese per quarant’anni, dal 1933 al 1973, prima di essere spodestato con un colpo di stato. 

In un mondo sospeso tra la vita e la morte, la principessa osserva il sangue che è tornato a scorrere nella sua terra, si prende cura delle donne che bussano alla sua porta, mentre gli integralisti avanzano seminando odio e vendette. È ancora vivo in lei il ricordo di un tempo in cui l’Afghanistan era meta di viaggiatori e paradiso degli hippie, terra di cultura e tradizioni millenarie, dove le donne non venivano lapidate negli stadi. 

In pagine toccanti e appassionate, Tiziana Ferrario lascia entrare e uscire le storie e le voci che immortalano la quotidianità di un Paese a rischio oblio. Sono le storie e le voci di chi ha scelto di seguire la propria vocazione. Giornaliste, insegnanti, medici, sminatrici, ma anche sportive, poliziotte, giudici, musiciste, disegnatrici, appassionate di costume e moda. La faccia di una generazione che non si vuole fermare, anche se la vita è diventata impossibile. Serviva la forza viva della narrazione per ripercorrere quasi un secolo di storia attraverso le protagoniste della battaglia per la libertà che è in corso in Afghanistan. Donne fiere e audaci in un mondo di uomini che le vuole sottomesse.

L'autrice

Tiziana Ferrario, giornalista, è stata uno dei volti del Tg1, inviata di politica estera e corrispondente da New York. Negli anni ha documentato guerre e crisi umanitarie. L’Afghanistan in mano ai talebani, la loro caduta, le difficoltà per il Paese di andare oltre le dure leggi tribali che lo governano. In questo suo primo romanzo racconta la storia di Homaira, la principessa afghana in esilio a Roma, che ha conosciuto personalmente durante il suo lavoro giornalistico, diventando una sua cara amica. Anche in questo libro emerge con forza un tema che le sta a cuore: la difesa dei diritti delle donne. Ha scritto "Il vento di Kabul" (Baldini Castoldi Dalai 2006), "Orgoglio e pregiudizi" (Chiarelettere 2017) e "Uomini, è ora di giocare senza falli!" (Chiarelettere 2020).

(16 novembre 2021)

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