Giovedì 18 febbraio alle 10, nell’aula magna “Enrico Oliveri” della facoltà d’Ingegneria, si terrà un incontro di studio e di proposta sul tema Racconto di un’iniziativa. La città inter-etnica: ragioni, rimedi, intraprese. L’obiettivo dichiarato è quello di tracciare a più voci il futuro possibile (e auspicabile) delle città italiane del Terzo millennio.
L’incontro - che sarà aperto dagli indirizzi di saluto del rettore Antonino Recca e del preside d’Ingegneria Luigi Fortuna - s’inquadra nell’iniziativa assunta dal prof. Corrado Beguinot, urbanista di fama nazionale e presidente della Fondazione della Rocca, di predisporre - su incarico dell’Onu - un manifesto-concorso sulla città e le sue problematiche. Tutti i Paesi del mondo partecipanti all'iniziativa stanno contemporaneamente formulando un proprio documento, organizzando degli incontri decentrati, ramificati e rappresentativi che, a loro volta, elaboreranno un documento, per così dire, di base. I documenti saranno assemblati e unificati in sede nazionale e internazionale e riassunti e sintetizzati in un documento-proposta che l'Onu farà suo con eventuali aggiunte o detrazioni.
In Italia il prof. Beguinot ha istituito in alcune città, fra cui proprio Catania, dei cosiddetti «centri-luce». L'incontro del gruppo di lavoro catanese (composto da numerosi tra docenti ed esperti di discipline urbanistiche, ingegneristiche, economiche ed umanistiche e di alcuni rappresentanti del mondo imprenditoriale), che si realizzerà in tale occasione, si colloca in questa importante ed entusiasmante prospettiva. I lavori saranno presentati e coordinati dal prof. Francesco Rizzo, docente di Economia della facoltà, e introdotti dal prof. Beguinot. Parteciperanno anche il prof. Giuseppe Giarrizzo, professore emerito di Storia moderna ed Accademico dei Lincei e il prof. Benedetto Matarazzo, professore ordinario di metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie e “gold medal” dell’International Society on Multiple Criteria Decision Making.
L’iniziativa è aperta, inoltre, ai giovani borsisti, dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e ricercatori dell’Università di Catania.
(18 febbraio 2010)