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Festa dell’Arte

Martedì 1° giugno a partire dalle 18, l’Orto Botanico ospita un'esposizione di fotografia realizzata dalla Fondazione Calleri. Fino all’8 giugno

Martedì 1° giugno a partire dalle 18, l’Orto Botanico, diretto da Pietro Pavone, apre i suoi cancelli alla seconda Festa dell’Arte realizzata dalla Fondazione Calleri, con una esposizione di fotografia.

La mostra, a cura di Marilisa Yolanda Spironello, coadiuvata dall’associazione Polena, racconta attraverso 55 immagini l’evoluzione del paesaggio, anche nelle sue accezioni negative, trasformazioni captate dagli autori degli scatti. L’Orto Botanico è un luogo dove far confluire varie nature e dove far convergere lo studio complesso del rapporto uomo-ambiente. La collettiva è una felice sintesi di eterogenei processi dove far convivere amenità della natura, creatività dell’uomo ed emozione della rappresentazione.

Stefano Aliffi descrive i grandi landscape, dicotomie forti, generate attraverso la polarizzazione del paesaggio collocandolo in ambienti surreali ed atemporali. Lì il tempo non esiste, lì domina lo spaesamento e l’eternità.

Stephanie Marletta racchiude in una dimensione alchemica e di sperimentalismo fotografico ciò che diviene portatile e può essere dominato e posseduto. I suoi paesaggi dal forte e violento cromatismo, sono racchiusi in barattoli dalla quintessenza iporealistica. Il suo paesaggio è ancora ancestrale, indeterminato e in perenne divenire.

Vanila Previtera evidenzia, nella sua opera visiva, il rapporto costruttivo con la dimensione naturale, proponendola alterata da effetti ottici talmente violenti da disturbarne la normale e rassicurante fruizione. La distorsione e le volontarie sfocature degli alberi, delle ninfee, delle edere - le cui immagini solitamente creano in noi una reazione di benessere e positività - qui aggrediscono, inquietano e turbano lo spettatore, “creando” una realtà sconosciuta e misteriosa.

Luca Tirendi presenta una raccolta dedicata alla macrofotografia, rivelando nei suoi scatti, un microcosmo ignoto e interessante. Insetti di varia natura popolano queste immagini contraddistinte da un vivace cromatismo e ne divengono i protagonisti assoluti ed incontrastati.

Roberta Nanfitò cattura, in un unico fotogramma, particolari insoliti e contradditori. La fotografa riesce a muoversi all’interno delle architetture, interpretando gli spazi urbani.

Claudia Gambadoro tratteggia il leitmotiv di vita quotidiana del Cile, alla stregua di un reportage, presenta il lavoro fotografico, mostrando i volti e i colori del luogo. Grazie ad una borsa di studio (Residenza artistica istituita dal “Premio Unione Latina per la giovane creazione nelle arti figurative” ) analizza, con un’azione di “full immersion”, questa affascinante popolazione ed il rapporto che essa ha costruito intorno al territorio, approfondendo tematiche dell’emigrazione italiana in Sud America.

Alessandra Vassallo propone “Culture e realtà parallele” ritratte in frammenti di realtà quotidiana. Le inquadrature trasmettono grande pace e familiarità anche se provenienti da luoghi lontani, dall’India. Il lavoro è il risultato di un workshop condotto a Delhi ed in altre città limitrofe, offre uno spaccato leale e sincero della cultura hindi.

La mostra fotografica rimarrà fruibile al pubblico fino all’8 giugno negli orari di apertura della sede del dipartimento di Botanica dell’Università di Catania.

Per informazioni: 340 7841491 - 329 6877001 - laura.poison@hotmail.it

(01 giugno 2010)

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