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Ripartire dalla relazione di cura: medicina e società dopo la pandemia

Martedì 10 maggio alle 10:30, nella sala "Paolo VI" del Centro pastorale francescano per il dialogo e la pace di Comiso (Santuario dell'Immacolata), si svolge il terzo seminario del ciclo "Percorsi con-nessi per ripartire"

Martedì 10 maggio alle 10:30, nella sala "Paolo VI" del Centro pastorale francescano per il dialogo e la pace di Comiso (Santuario dell’Immacolata, via degli studi 56), si svolge il seminario "Ripartire dalla relazione di cura: medicina e società dopo la pandemia", terzo appuntamento del ciclo "Percorsi con-nessi per ripartire", promossi dall’Ufficio per la cultura della Diocesi di Ragusa, dalla Cattedra di Dialogo tra le culture e dall’Università di Catania (sede di Ragusa Ibla).

Aprono l'incontro S.E. Mons. Giuseppe La Placa (vescovo di Ragusa), p. Biagio Aprile (direttore dell’Ufficio per la cultura della Diocesi di Ragusa e della Cattedra “Dialogo tra le culture”), Carlo Vitali, (presidente dell’Ordine dei medici OMCEO Ragusa) e Santo Burgio (presidente della Struttura didattica speciale di “Lingue e Letterature straniere” dell’Università di Catania). 

Moderano Giuseppe Di Mauro (vicedirettore dell’Ufficio per la cultura della Diocesi di Ragusa e della Cattedra di Dialogo tra le culture) e Letizia Drogo (psicologa, ASP Ragusa).

Intervengono Raffaele Elia (direttore sanitario ASP Ragusa), Carlo Vitali,  Maria Antonietta Di Rosolini (direttore UOSD Malattie infettive Ragusa) Rosa Giaquinta (medico di Medicina Generale) Cristian Di Giorgi (coordinatore infermieristico ASP Ragusa), don Giorgio Occhipinti (direttore Ufficio per la pastorale della salute, Diocesi di Ragusa) e Antonio Roberto Cascio (psicologo,  ASP Ragusa).

Il tema

La pandemia ha costituito uno stravolgimento globale di tutti i settori della società e la medicina è quello che più di tutti è stato coinvolto in prima linea. 

Medici e operatori sanitari in genere, sono stati interpellati dagli enti promotori per vivere un momento importante di sosta, di ascolto, soprattutto di domanda: come sta cambiando la relazione di cura dopo l’emergenza? Quali criticità, quali punti di luce e speranza possiamo trarre per affrontare il futuro? Quale dignità possibile per il malato all’interno di una società complessa e sempre più minacciata? 

(10 maggio 2022)

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