Gli anni Trenta in Sicilia

Venerdì 17 novembre alle 16, nell'Aula magna di Palazzo Pedagaggi, si svolge la presentazione del volume monografico “Gli anni Trenta in Sicilia” della rivista “Studi Storici Siciliani”, organizzata dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali. 

Dopo i saluti istituzionali di Pinella Di Gregorio (Direttore del Dsps), Paolo Marescalco (SiciliAntica Catania), Dario Stazzone (Società Dante Alighieri, Catania) e l'introduzione di Elena Gaetana Faraci (Università di Catania), intervengono Fabio Rugge (Università di Pavia), Francesco Di Donato (Università Federico II di Napoli), Elisabetta Colombo (Università di Pavia), Giuseppe Speciale (Università di Catania), Giuseppe Astuto (Università di Catania), Alessia Facineroso (Università di Catania) e Andrea Giuseppe Cerra (Università di Catania).

Le conclusioni sono affidate a Marcello Saija (Università di Palermo, co-direttore della Rivista). 

Modera Lorenzo Coccoli (Università di Catania).

Il tema

Impostato nel suo impianto interdisciplinare, il testo si propone di delineare – con il supporto di ricerche d’archivio integrate con una bibliografia aggiornata – una «immagine» della Sicilia negli anni Trenta, un periodo che richiede ancora di essere analizzato e riconsiderato nella storiografia contemporanea sul ventennio fascista e, più in generale, anche in quella sulla storia dell’isola nel lungo periodo.

Frutto di una ricerca a più voci che ha coinvolto una trentina di studiosi di diverse competenze e con varie aree di interesse, questo volume tende, da un lato, a restituire nomi e volti ai protagonisti del decennio del «fascismo maturo» in Sicilia e, dall’altro, a far vedere elementi di continuità e segni di cambiamento sia in un diacronico e complessivo quadro regionale sia anche, forse per la prima volta, le di verse realtà delle singole province in una analisi sincronica e in una prospettiva unitaria. 

Dall’insieme dei saggi qui raccolti emerge una panoramica a tutto tondo delle tante sfaccettature, tra luci e ombre, della realtà dell’isola nel decennio di massima espansione del «consenso» politico, ma anche di grandi difficoltà economiche e di disagio sociale prima della catastrofe bellica finale. 

(17 novembre 2023)