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Educazione fisica

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Lunedì 12 marzo alle 20:45, al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, in scena spettacolo di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, per la Stagione 2012 "Esplora Palcoscenico Contemporaneo"

Lunedì 12 marzo alle 20:45, al Teatro Vittorio Emanuele di Noto, andrà in scena lo spettacolo Educazione fisica di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco.

Con: Enrico Ballardini, Alice Conti, Giulia D'imperio, Daniele Giacomelli, Veronica Lucchesi, Dario Mangiaracina, Dario Muratore, Chiara Muscato, Quinzio Quiescenti, Alessandro Rugnone, Francesca Turrini, Marcella Vaccarino, Gisella Vitrano. E' una produzione di CRT Centro di Ricerca per il Teatro, in collaborazione con Santarcangelo dei Teatri, Scenica Frammenti Collinarea Festival, Comune di Ponsacco, PIM Spazio Scenico, Uddu Associazione.  

"L'educazione esige la più scrupolosa diligenza e sarà di grande giovamento in seguito, perché è più facile formare animi teneri, mentre è più difficile estirpare vizi che sono cresciuti con noi!" (Seneca)

Il nostro progetto e raccontare l'epopea di un popolo, retto da un'autocrazia. I protagonisti della nostra riflessione sono l'allenatore e la sua squadra. Immaginiamo un gruppo di studenti che condivide l'ora di educazione fisica, della pallacanestro. Abbiamo di fronte una squadra con pantaloncini neri, maglietta bianca e nobili intenzioni. Concentrati nel processo di verifica delle proprie forze e spinti alla costruzione dell'azione perfetta, imprimono al corpo e alla mente il grido: "If you can't, then you must!!! Se non puoi, allora devi". Ma come degenera un rapporto fondato sul potere? Quanto può essere grande la volontà di comando? Il nostro sovrano e L'Allenatore. Egli manipola la morale. La modestia, la benevolenza e la moderazione le annienta perche considerati ostacoli alla sovranità. Predica il sacrificio per il raggiungimento di uno scopo collettivo mirando alla realizzazione di se stesso. Perpetua la menzogna e insinua la diffidenza. E la comunità? E La Squadra, che venera il dislivello tra le forze e ritiene la soggezione necessaria. Teme l'allenatore e interpreta la diversità di potenza come diversità di valore, garantendo l'impossibilita di rovesciare il rapporto. Inerte, preferisce obbedire che prendersi la responsabilità di comandare a se stessi o ad altri. Il momento storico e il quadro sociale che viviamo ci appare lucido, preciso, crudele (Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco).

Info: tel. 0931 896659 - info@fondazioneteatrodinoto.it

(12 marzo 2012)

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