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Furia Animae

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Sabato 18 aprile alle 19 alla Galleria L.I.B.R.A. inaugurazione mostra d'arte pittorica a cura di Alberto Agazzani
Alfio Giurato Giulio Durini Giulio Durini

Sabato 18 aprile alle 19 alla Galleria L.I.B.R.A. (via Giacomo Leopardi 138) si inaugura la mostra d'arte pittorica a cura di Alberto Agazzani dal titolo Furia Animae. L'evento sarà visitabile fino al 17 maggio.

Nessuna immagine, fra le molteplici che quotidianamente attaccano i nostri occhi, è più ossessiva di quelle che rappresentano il corpo umano e, di contro, nessuna forma è mai stata svilita a semplice forma estetica, rispondente, di volta in volta, ad ideali e desideri frutto, insieme, di istinto e cultura. Dalle Veneri primitive alle più recenti immagini fotografiche di corpi impossibili, resi possibili dal potere della tecnologia e della scienza (dalla riproduzione digitale alla chirurgia plastica), il corpo contiene nella sua rappresentazione il supremo valore simbolico che lega il divino alla nostra dimensione terrena. La rappresentazione del corpo, dunque, assurge a specchio dell’invisibile, a manifestazione tangibile dell’anima e dei suoi moti, di emozioni e sentimenti protesi fra la contingenza del reale e l’idealità dello spirito. Quattro tra i più significativi protagonisti della giovane scena artistica italiana ne rappresentano altrettanti punti di vista nella mostra curata da Alberto Agazzani Furia Animæ. Tre pittori, dagli ormai celebrati milanesi Giulio Durini e Alessandro Papetti fino al giovane catanese Alfio Giurato, e uno scultore, Marco Cornini, ci accompagnano in un intenso viaggio tra le ossessioni e le pulsioni dell’uomo. Si va così dagli abbandoni estatici, carichi d’inquietudine e quasi primitiva sensualità, di Alessandro Papetti alle solitudini senza tempo, rinchiuse in corpi dalla perfezione impossibile, di Giulio Durini o in quelle, erranti e prigioniere delle proprie ossessioni, di Alfio Giurato. Anche la scultura di Marco Coirnini, rara e preziosa per il magistrale utilizzo della terra cotta policroma, narra del sempiterno viaggio dell’uomo attraverso la rappresentazione plastica di corpi che, nel contempo, ravvivano forme senza tempo con l’inquietudine e lo smarrimento della nostra epoca.

Per info: arte@libraarte.it 

(18 aprile 2009)

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